BERLINO – Trionfo senza precedenti per Angela Merkel al voto oggi in Germania: la cancelliera fa volare la Cdu-Csu oltre la barriera del 40% che il partito non toccava da 20 anni, strappando il 41,8% dei voti secondo le ultime proiezioni relative a 255 collegi su un totale di 299. La prima donna cancelliera della Bundesrepublik viene confermata per un terzo mandato ed entra così nella ristretta galleria dei ‘grandì cristiano democratici che vantano lo stesso primato: Konrad Adenauer e Helmut Kohl. Per l’Unione è il miglior risultato dall’Unificazione tedesca nel 1990. Da Toronto il Premier Enrico Letta si è complimentato con la Merkel «per il brillante risultato elettorale», aggiungendo che se «il partito anti-euro dovesse rimanere fuori dal parlamento, sarebbe un buon segnale per l’Unione europea». La cancelliera è la sola fra i leader in Europa a essere rimasta nell’incarico dopo la crisi dell’euro: tutti gli altri, in Spagna, Francia, Gran Bretagna e Italia sono stati sconfitti. La sua politica durante la crisi dell’euro, appoggiata dalla stragrande maggioranza dei tedeschi, viene considerata peraltro la chiave principale del suo successo elettorale. A fronte del trionfo Cdu-Csu, disastro invece degli alleati liberali Fdp, che si incagliano al 4,8% fuori quindi dal Bundestag per la prima volta dal 1949. Anche il partito anti-euro Alternative fuer Deutschland (AfD) è dato sotto la soglia del 5%,al 4,7%, fuori quindi dal parlamento. La cancelliera, che sperava in una riedizione della coalizione cristiano liberale, si ritrova ora senza alleato preferito: la vittoria potrebbe avere per lei un sapore agro-dolce. L’alternativa più probabile, una grande coalizione con i socialdemocratici, indicati ora al 25,6%, potrebbe risultare difficile da realizzare. La Spd, con una forte ala già prima del voto contraria a una grande coalizione, potrebbe essere ora ancora meno interessata nel timore di venire schiacciata da una Cdu trionfante. Alle scorse elezioni, dopo quattro anni di alleanza al governo con la Cdu-Csu della Merkel, la Spd incassò il suo peggior risultato (23%) e teme ora che, se accettasse di nuovo di fare l’alleato junior in un nuovo governo Merkel, la batosta alle urne la prossima volta sarebbe ancora più sonora. Per lo sfidante Peer Steinbrueck la conquista di quasi tre punti per il partito può essere considerata un successo, ma l’obbiettivo di di formare un governo rosso-verde è sfimato anche per colpa del calo dei Verdi con con l’8,5% perdono circa quasi tre punti. Con risultati ancora fluttuanti, la Cdu-Csu prende 301 seggi, un paio di meno della maggioranza assoluta (304) su seggi 606 in tutto. Oltre a quella nero-rossa, fra Cdu-Csu e Spd, un’altra coalizione avrebbe un’ampia maggioranza per governare: quella nero-verde con i Gruenen, ma al momento non viene presa molto in considerazione. In una trasmissione fra i principali leader in tv, la cancelliera ha rassicurato che, una volta che si conosceranno con certezza i risultati, saranno avviati colloqui per sondare le possibilità di alleanze ma di non avere timori sulla possibilità di formare un governo stabile. Secondo le proiezioni la Linke (Sinistra) e all’8,4%. Giubilo nell’Adenauer Haus, sede della Cdu, con la Merkel raggiante in blazer celeste che abbraccia nei ringraziamenti e nella gioia anche il marito Joachim Sauer che «mi è stato a fianco».
Fonte: www.leggo.it