Giù le mani da Paola Egonu, orgoglio italiano, fuoriclasse dentro e fuori il campo di volley, al centro di un tritacarne mediatico dopo il suo sfogo carpito e rilanciato sul web al termine della finale per il bronzo ai mondiali di volley contro gli Stati Uniti. Si è avvicinata al suo manager Marco Raguzzoni, dicendo:

“Basta! Non puoi capire, è stancante. Mi hanno chiesto addirittura perché sono italiana”. E poi: “Questa è la mia ultima partita con la Nazionale”. Il momento è stato immortalato da un video virale e sui social network tantissimi tifosi hanno subito preso le difese della pallavolista, nata nel padovano, a Cittadella, da genitori nigeriani.Le sue dichiarazioni dopo il bronzo mondiale fanno riflettere, non solo in termini sportivi. Lo sfogo di una delle più forti pallavoliste al mondo fa emergere, nella sua brutalità, un evidente problema di razzismo e sottolinea una cultura sportiva italiana quasi inesistente. Alla stessa Egonu vengono imputate le colpe del k.o. in semifinale, quell’1-3 contro il Brasile che tanti non riescono a comprendere e a digerire. Finché le critiche riguardano gli aspetti tecnici, tale attività di pensiero è legittima. Quando però i commenti si trasformano in accuse, insinuazioni o rimproveri, significa che la bussola è stata completamente smarrita e si è finiti tutti fuori rotta. Criticare e denigrare una donna per il colore della pelle, per le sue opinioni o per le battaglie sociali che porta avanti è lo specchio di un Paese ormai fallito. Le lacrime di Paola sono perciò più che comprensibili, il suo disappunto è alquanto giustificato così come, a malincuore, non sarebbe del tutto folle una sua decisione di abbandonare la Nazionale. Allo stesso tempo non sarebbe giusto che i tanti tifosi azzurri che la amano e la sostengono, nel bene e nel male, debbano rinunciare ad una bella persona come lei e al suo talento. Con la speranza che le parole pronunciate da Paola siano dettate dalle emozioni del momento, l’unica cosa che i tifosi possono fare è ribadire di essere dalla sua parte. Va detto dunque forte e chiaro: GIU’ LE MANI DA PAOLA EGONU. Solidarietà anche dal mondo della politica con Mario Draghi, PD e Giuseppe Conte. E tantissima solidarietà nel mondo dei social, pieno di post che difendono la Egonu, tanto che l’hashtag  #Egonu è al secondo posto tra i più rilanciati su Twitter.

Mariateresa Roperti