“Il passato del libro ha un grande futuro”. È questa la sintesi della lezione che Florindo Rubbettino, Amministratore delegato dell’omonima casa editrice e docente all’Università del Molise, hatenuto all’ateneo calabrese di Rende. Il seminario di Rubbettino si è tenuto nell’ambito del corso di Pedagogia della Comunicazione tenuto da Mario Caligiuri che ha introdotto il docente, che si è confrontato sia con gli studenti della laurea triennale che di quella magistrale. Rubbettino ha illustrato il lavoro di una casa editrice e il valore pedagogico delle scelte sui testi da pubblicare, spiegando che per fare crescere la società occorre dare libero spazio alla cultura e sopratutto alle nuove idee. Inoltre, l’editore si è soffermato sull’impatto delle tecnologie nell’esercizio della lettura, evidenziando che è un dibattito antico che risale niente meno che a Platone e che oggi comporta l’accesso diretto alla conoscenza senza alcuna intermediazione. Sotto questo profilo, ha evidenziato Rubbettino, bisogna che le case editrici scelgano con cura i testi da pubblicare per spostare in avanti la conoscenza, mentre le scuole e le università dovrebbero fornire delle competenze agli studenti in modo che siano in grado di discernere i contenuti e scegliere con consapevolezza nell’oceano di informazioni oggi a disposizione che spesso creano ignoranza con l’illusione di azzerarla. In tale ambito, ha evidenziato, il corso di Pedagogia della comunicato emesso è quello che maggiormente impatta sul futuro. Rubbettino ha quindi risposto alle numerose domande degli studenti. A quella che evidenziava come l’intelligenza artificiale potesse contribuire a fare venire meno il ruolo degli editori, ha risposto che “a questo punto non serviranno neanche gli autori”

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