Dopo lo stop durato due anni a causa della pandemia torna la festa patronale in onore di San Gennaro che si terrà nell’omonima frazione del comune di Martirano. Il programma di iniziative religiose e folkloristiche è stato presentato dalle due consuete protagoniste e organizzatrici dell’evento Manuela e Antonella Gallo.
Nel segno di una ritrovata normalità, dopo la condizione di emergenza prolungata, quest’anno le bancarelle della fiera torneranno ad animare le vie della nostra frazione. Anche quest’anno siamo riuscite a mettere in piedi un programma, sia religioso che civile, all’altezza delle aspettative dei numerosi partecipanti che giungono a San Gennaro da tutta la provincia.
I festeggiamenti inizieranno domenica 18 settembre alle ore 16:30 con la processione che ci vedrà impegnati, insieme alle autorità religiose nonché a quelle istituzionali, nella processione del simulacro del Santo, che partirà dalla chiesa di San Gennaro fino ad arrivare alla chiesa di Sant’Anna della frazione di San Mazzeo e viceversa, questo anche per suggellare il grande legame tra le due frazioni che praticamente si possono identificare come una unica comunità. A partire dalle ore 21.00, ad animare la serata sarà lo spettacolo musicale della band “E sona mo” dedicato a Pino Daniele da.
I festeggiamenti proseguiranno lunedì 19, alle ore 07:00, con l’apertura della fiera che, per mancanza di autorizzazione da parte dell’Amministrazione Provinciale, sarà collocata solo nel territorio comunale, mentre nella tarda mattinata intorno alle ore 11:00 sarà celebrata la Santa Messa. Alle ore 21:00 Il cantautore calabrese Mimmo Cavallaro, uno dei grandi interpreti popolari d’ogni tempo con i suoi oltre 30 canti d’amore, di lavoro e di spiritualità, allieterà la serata finale della festa.
Un ringraziamento doveroso – continuano sempre Manuela e Antonella – va alle imprese, ai commercianti, esercenti e cittadini per i contributi corrisposti per la festa patronale, nonché all’amministrazione comunale per la disponibilità dimostrata per una ricorrenza che ci permette di consegnare nel tempo quei valori religiosi che hanno fatto da substrato a tanti valori umani per questa comunità».