Promosso dal Centro Studi Futura e dall’associazione “Una voce tante voci”  prenderà il via, il prossimo 9 marzo, alle ore 18.00, a Conflenti, presso la “Casa di Cicco”, il ciclo di incontri e workshop tendenti alla valorizzazione delle culture locali.

Al primo incontro è prevista una relazione di Franco Ferlaino sul tema Antropologia e memoria; il Reventino e i Gradoni costieri del Mancuso; peculiarità antropiche del territorio. Lo studioso tratteggerà le particolari condizioni antropologiche che, nel tempo, hanno definito l’antropografia dell’area.

Le tracce antropologiche e storiche, esposte a volo d’aquila insieme ad un sintetico excursus dei miti sacri locali- sostiene Ferlaino -evocano i numerosi gruppi sociali, spesso minoritari, che hanno punteggiato il territorio, i paesi, i villaggi, le contrade dell’area. Inoltre, il rarefatto e periferico rapporto con le istituzioni e l’urgenza di supplire ad esse in maniera autonoma ha modellato una specifica cultura locale fondata su relazioni orizzontali che va tutelata, valorizzata e soprattutto privilegiata per operare nel presente e fronteggiare le insidie della globalizzazione.

Nel corso della serata è previsto anche l’intervento del direttore generale del Centro Studi Futura nazionale dott. Carmelo Cortellaro.

I volontari del Servizio Civile Nazionale di Conflenti stanno lavorando con meticolosità e passione su tre progetti. Primo tra tutti “Maria S.S di Pompei”, che si sta occupando del settore dell’assistenza agli anziani. Il secondo progetto, denominato “Io mi ricordo” mira allo studio della cultura indigena attraverso attività di ricerca, analisi, promozione e valorizzazione della storia e della cultura locale.

Nell’ambito del detto progetto si sta attuando un programma di catalogazione delle testimonianze raccolte e dei variegati riscontri di un passato non molto lontano ma quasi completamente dimenticato.

Sono previsti inoltre la realizzazione di un archivio storico-fotografico e una serie di iniziative culturali che mirano a far conoscere i frutti della ricerca sul campo.

Infine il progetto “Costantino Belluscio”, con il quale si intende mettere in atto un programma tendente a combattere il rischio spopolamento nelle aree interne, con la valorizzazione dei centri storici minori e di storie e culture locali.

Una serie di interessanti iniziative quindi che animeranno per un anno circa la comunità di Conflenti riportando in auge oltre a pagine di storia locale, aspetti enogastronomici e artistici che sicuramente saranno di richiamo per turisti, scolaresche e amanti della cultura tradizionale.

Il ciclo dei convegni programmati costituirà, inoltre, un’opportunità di crescita per i volontari del Servizio Civile.

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